Purtroppo non ci sono persone che possono essere importanti allo stesso modo.
La vita interpersonale può essere spiegata -per chi non sapesse come funziona- attraverso un semplice grafico. Immaginate una di quelle piramidi che stanno sui libri di storia delle medie per far capire come funzionavano le classi sociali medievali. Ecco, è uguale.
Al posto degli schiavi, ci sono le persone a cui diamo così poca importanza che nemmeno le prendiamo in considerazione. Al posto del Sovrano invece, in vetta, c'è la persona con la quale si vorrebbe condividere qualsiasi momento; sia bello che brutto. C'è la persona per la quale si rischierebbe la vita se necessario; la persona della quale non si ha paura, con la quale non ci si vergogna di niente, con la quale una discussione non è altro che una scusa per poi fare pace. C'è La Persona. C'è il punto di partenza e di arrivo. C'è il Punto. E questa persona, questa vetta, non potrà mai essere condivisa da più di un individuo.
Alla domanda "vuoi più bene a papà o mamma?" la risposta eticamente ritenuta giusta è "voglio bene entrambi allo stesso modo". Ma questa è la risposta sbagliata. C'è sempre qualcuno a cui si vuole più bene, anche di poco ma c'è. C'è sempre qualcuno, che difronte ad un bivio, sceglieremo rispetto ad un altro.
Il problema è che i piani bassi della mia piramide sono sovraffollati e la mia vetta, invece...mhm...
Se davvero le persone cominciassero a fare grafici di questo tipo, io sprofonderei nella depressione più totale sapendo che non sono il Sovrano di nessuno.
venerdì 20 luglio 2012
domenica 15 luglio 2012
post blue
Mi ha sempre giurato che con me è stato il più sincero possibile e che non mi ha mai detto nessuna bugia.
Io so che ci crede davvero, ma so anche che non è vero.
Per lui, sai, dire una stronzata equivale a tradirmi con un'altra ragazza oppure dire che mi ama anche se in realtà non è vero.
Ma i problemi sono due: non avrebbe mai potuto tradirmi, a parte me non se lo sarebbe preso nessuno. secondo, non ha mai detto che mi ama, a parte una volta. "ti amo quasi", disse. però è stato troppo tempo fa per rinfacciarglielo.
Diciamo, quindi, che lui non reputa una bugia dirmi che non vuole vedermi per lo studio, quando in realtà preferisce semplicemente stare a casa a vedere la tv piuttosto che vedere me. Ma ovviamente, come oso paragonarmi al suo LCD di ultima generazione. Non reputa una bugia dirmi che sono importantissima per lui e pochi giorni dopo dire "per me tu non sei nessuno rispetto agli altri. chi ti credi di essere?"
"Mi credo di essere quella che ascolta i tuoi problemi, le tue stronzate sull'università, i tuoi complessi esistenziali che non hanno senso. Mi credo di essere quella che quando ha avuto un problema e zero amici non ha potuto parlarne con te e preferiva sentire la tua lezione di biologia piuttosto che uscire e cominciare a fare amicizia. Mi credo di essere quella che ti è stata sempre vicino, mentre gli altri ti trattavano con indifferenza considerandoti un semplice optional di una serata noiosa"
Questo avrei voluto dirgli. Ma le mie corde vocali formulavano frasi del tipo "chi mi credo di essere? ma davvero dici? ma che domanda è? ti rendi conto?"
ti rendi conto.
ti rendi conto. che.ti.odio?
Io so che ci crede davvero, ma so anche che non è vero.
Per lui, sai, dire una stronzata equivale a tradirmi con un'altra ragazza oppure dire che mi ama anche se in realtà non è vero.
Ma i problemi sono due: non avrebbe mai potuto tradirmi, a parte me non se lo sarebbe preso nessuno. secondo, non ha mai detto che mi ama, a parte una volta. "ti amo quasi", disse. però è stato troppo tempo fa per rinfacciarglielo.
Diciamo, quindi, che lui non reputa una bugia dirmi che non vuole vedermi per lo studio, quando in realtà preferisce semplicemente stare a casa a vedere la tv piuttosto che vedere me. Ma ovviamente, come oso paragonarmi al suo LCD di ultima generazione. Non reputa una bugia dirmi che sono importantissima per lui e pochi giorni dopo dire "per me tu non sei nessuno rispetto agli altri. chi ti credi di essere?"
"Mi credo di essere quella che ascolta i tuoi problemi, le tue stronzate sull'università, i tuoi complessi esistenziali che non hanno senso. Mi credo di essere quella che quando ha avuto un problema e zero amici non ha potuto parlarne con te e preferiva sentire la tua lezione di biologia piuttosto che uscire e cominciare a fare amicizia. Mi credo di essere quella che ti è stata sempre vicino, mentre gli altri ti trattavano con indifferenza considerandoti un semplice optional di una serata noiosa"
Questo avrei voluto dirgli. Ma le mie corde vocali formulavano frasi del tipo "chi mi credo di essere? ma davvero dici? ma che domanda è? ti rendi conto?"
ti rendi conto.
ti rendi conto. che.ti.odio?
sabato 9 giugno 2012
Just Like Heaven
Dicono che si capisce l'importanza di una persona quando se ne va...Solo a me succede l'opposto?
Tutte le volte che te ne vai, ti dimentico. Non esisti più e sto meglio di prima. Per favore non tornare mai più.
Sto bene se non torni mai.
E intanto, anche se per alcune persone è la cosa più banale del mondo, io ora quando ascolto una canzone in inglese riesco in linea di massima a cogliere le parole: prima non riuscivo. Sarà poco, ma per me è un grande traguardo. Significa che quando sarò in Scozia non sembrerò completamente idiota.
Tutte le volte che te ne vai, ti dimentico. Non esisti più e sto meglio di prima. Per favore non tornare mai più.
Sto bene se non torni mai.
E intanto, anche se per alcune persone è la cosa più banale del mondo, io ora quando ascolto una canzone in inglese riesco in linea di massima a cogliere le parole: prima non riuscivo. Sarà poco, ma per me è un grande traguardo. Significa che quando sarò in Scozia non sembrerò completamente idiota.
martedì 22 maggio 2012
2***, sei tu. ti assomiglia persino.
Devo purtroppo ricordarti che non sei l'unica ragazza sulla faccia della terra, ma devo anche ricordarti che sei stata la prima.
Io so che quando ti trattano male sembri più interessata, ma nonostante questo continuerò trattarti bene, perchè sei speciale, perchè dentro di me pesi tantissimo -e non perchè sei grassa-.
Ti voglio abbracciare.
Io so che quando ti trattano male sembri più interessata, ma nonostante questo continuerò trattarti bene, perchè sei speciale, perchè dentro di me pesi tantissimo -e non perchè sei grassa-.
Ti voglio abbracciare.
domenica 20 maggio 2012
last days
sappiamo che sono i nostri ultimi giorni insieme. perchè tenerci tutto dentro? non vorrei che fra di noi ci fosse qualcosa di inespresso.
quindi, ti racconterò della cena che non ho mai preparato da sola, di tutte le volte in cui ho pensato di voler andare via senza di te e della paura tremenda che ho degli insetti anche se ho sempre detto il contrario. ti confesserò che quando ascolto tiziano ferro ti penso, che odio la chitarra elettrica, la musica rock e che quel film che credevi parlasse di noi parla di tutt'altro. ti dirò che ci sono state volte in cui ho finto di non essere a casa solo per farti richiamare più tardi, solo per farti pensare a me durante tutto il corso della giornata e che quel libro che amavi tanto te l'ho rovinato io. ti ringrazierò per tutte le volte in cui mi hai fatta sorridere e infine ti confiderò che sei stato l'amore della mia vita.
mercoledì 16 maggio 2012
sto costruendo una storia in parallelo con te. ( ma tu ancora non lo sai )
ti stringo -ma non troppo. vorrei che tu respirassi, per vivere ancora un altro po'. però penso che vadano bene le copertine, no? quelle che ci mettiamo quando dobbiamo vedere un film, anche se fa caldissimo. perchè almeno, con quelle addosso, nessuno riesce a vedere che proviamo a prenderci per mano -con la paura che uno di noi due se ne accorga. nel senso, anche noi non vogliamo vedere le nostre dita incrociate.
potremmo anche vederci già stanchissimi, dopo aver fatto le ore piccole, così abbiamo una scusa in più per addormentarci uno sulla spalla dell'altro. sembrerebbe naturale e nessuno -e nemmeno uno di noi due- penserebbe che lo facciamo perchè non riusciamo a stare troppo lontani.
oppure,oppure. potremmo vederci di giorno e indossare gli occhiali da sole, quelli scuri scuri, in modo da poterci guardare senza temere che qualcuno ci faccia caso e senza temere che anche noi ce ne accorgiamo.
riguardo i baci,non lo so. possiamo provare a infilarci nel mio letto dopo pranzo e arrotolarci nel piumone. poi viene tutto naturale. e nessuno lo saprà mai, nemmeno i gatti. e nemmeno noi. è troppo buio li sotto...
l'unica cosa che di sicuro non dobbiamo fare è specchiarci contemporaneamente e guardare i nostri occhi persi e notare quanto siamo più belli se vicini
ti stringo -ma non troppo. vorrei che tu respirassi, per vivere ancora un altro po'. però penso che vadano bene le copertine, no? quelle che ci mettiamo quando dobbiamo vedere un film, anche se fa caldissimo. perchè almeno, con quelle addosso, nessuno riesce a vedere che proviamo a prenderci per mano -con la paura che uno di noi due se ne accorga. nel senso, anche noi non vogliamo vedere le nostre dita incrociate.
potremmo anche vederci già stanchissimi, dopo aver fatto le ore piccole, così abbiamo una scusa in più per addormentarci uno sulla spalla dell'altro. sembrerebbe naturale e nessuno -e nemmeno uno di noi due- penserebbe che lo facciamo perchè non riusciamo a stare troppo lontani.
oppure,oppure. potremmo vederci di giorno e indossare gli occhiali da sole, quelli scuri scuri, in modo da poterci guardare senza temere che qualcuno ci faccia caso e senza temere che anche noi ce ne accorgiamo.
riguardo i baci,non lo so. possiamo provare a infilarci nel mio letto dopo pranzo e arrotolarci nel piumone. poi viene tutto naturale. e nessuno lo saprà mai, nemmeno i gatti. e nemmeno noi. è troppo buio li sotto...
l'unica cosa che di sicuro non dobbiamo fare è specchiarci contemporaneamente e guardare i nostri occhi persi e notare quanto siamo più belli se vicini
martedì 15 maggio 2012
sono caduta in amore - e non è stato un atterraggio morbido
Fra noi due c'è un rapporto di odio-odio.
Meno per meno fa più anche in matematica.
Quindi alla fine è positivo.
vorrei avere le mani delicate come la seta per toccare le tue labbra e metterti il rossetto senza darti fastidio.
sento intorno qualcuno che dice battendo le mani "bacio!bacio!"
forse la prossima volta dovrei seguire le voci
venerdì 11 maggio 2012
ti voglio confessare una cosa:non ho mai pianto per te, se non pochissime volte,contate.
tutte le volte che mi hai sentita piangere erano pianti isterici,di nervosismo,di rabbia.
penso che nessun altro mi abbia mai fatto piangere così tanto, ma sicuramente no: mai una lacrima d'amore
tutte le volte che mi hai sentita piangere erano pianti isterici,di nervosismo,di rabbia.
penso che nessun altro mi abbia mai fatto piangere così tanto, ma sicuramente no: mai una lacrima d'amore
io volevo solo innamorarmi,provare di nuovo qualcosa,poter addormentarmi al fianco di qualcuno e pensare che era il paradiso,quello. volevo solo sentirmi dire ancora un altro po' che ero bella,anche se non mi trucco e non mi preparo mai. volevo solo sentirmi dire ancora un altro po' che facevo la differenza. niente di impossibile,credo
"sei così bella che ti guarderei da 'ora' fino al 'per sempre'"
martedì 8 maggio 2012
a luce spenta
il mio problema di essere stata così abituata a non dimostrare affetto e non essere espansiva che non riesco più ad emozionarmi. ma per fortuna esistono i sogni. ed esisti tu.
il mio problema di essere così riservata da non riuscire nemmeno a sfogarmi su un blog semi-sconosciuto. perchè so che prima o poi qualcuno lo leggerà.
la mia paura, che potresti essere proprio tu a leggerlo
ma soprattutto, la paura di leggerlo io.
le uniche emozioni che riesco a provare sono quelle di delusione, di disperazione, di disgusto.
e l'indifferenza conta?
ma per fortuna esistono i sogni: quello che gli altri non sanno, è che se dormo tanto non è perchè ho sonno ma perchè ho voglia di sognare.
almeno nei sogni riesco a provare emozioni che ho anche dimenticato come sono fatte. che a sforzarmi, nemmeno riesco a parlarne tanto che sono distanti.
cerco continuamente di scrivere cose originali,diverse da quelle che scrivono tutti gli altri. almeno io, non vorrei parlare d'amore, ma mi sembra ovvio.ti sento in tutte le canzoni,ti leggo in tutti i libri. e questa forse è l'unica cosa che riesce ad emozionarmi,ora. anche se poco.davvero molto poco.
non riesco nemmeno a parlarne tanto che sei distante.
e allora che faccio?
facciamo che sei la mia musa per sempre,che non ti dimenticherò mai?
non ti scorderò mai?
che il primo amore è davvero l'unico e l'ultimo,come vorrei io?
il mio problema di essermi fermata a luglio 2010 ed essermi bloccata lì
con il cuore in sospeso,a chiedermi come una persona potesse fare così tanti errori con così tante possibilità.io.
il mio problema di aver creduto che andare avanti significasse smettere di pensare all'amore che provavo,smettere di cercare di entrare prepotentemente nella tua vita.
il mio problema di aver creduto che andare avanti significasse credere che la soluzione sarebbe stata semplicemente non provare più niente. ma mi sono semplicemente bloccata lì, luglio 2010, a luce spenta.
e se uso il "tu" non è perchè non voglio fare nomi.
ma è perchè desidero che un giorno,quando troverai questo blog e queste parole,le sentirai direttamente sulla tua pelle,come se leggessi una lettera d'amore di una sconosciuta.
ma forse la devo smettere,forse non dovrei dare tutta questa importanza ai sogni.
il mio problema di essere così riservata da non riuscire nemmeno a sfogarmi su un blog semi-sconosciuto. perchè so che prima o poi qualcuno lo leggerà.
la mia paura, che potresti essere proprio tu a leggerlo
ma soprattutto, la paura di leggerlo io.
le uniche emozioni che riesco a provare sono quelle di delusione, di disperazione, di disgusto.
e l'indifferenza conta?
ma per fortuna esistono i sogni: quello che gli altri non sanno, è che se dormo tanto non è perchè ho sonno ma perchè ho voglia di sognare.
almeno nei sogni riesco a provare emozioni che ho anche dimenticato come sono fatte. che a sforzarmi, nemmeno riesco a parlarne tanto che sono distanti.
cerco continuamente di scrivere cose originali,diverse da quelle che scrivono tutti gli altri. almeno io, non vorrei parlare d'amore, ma mi sembra ovvio.ti sento in tutte le canzoni,ti leggo in tutti i libri. e questa forse è l'unica cosa che riesce ad emozionarmi,ora. anche se poco.davvero molto poco.
non riesco nemmeno a parlarne tanto che sei distante.
e allora che faccio?
facciamo che sei la mia musa per sempre,che non ti dimenticherò mai?
non ti scorderò mai?
che il primo amore è davvero l'unico e l'ultimo,come vorrei io?
il mio problema di essermi fermata a luglio 2010 ed essermi bloccata lì
con il cuore in sospeso,a chiedermi come una persona potesse fare così tanti errori con così tante possibilità.io.
il mio problema di aver creduto che andare avanti significasse smettere di pensare all'amore che provavo,smettere di cercare di entrare prepotentemente nella tua vita.
il mio problema di aver creduto che andare avanti significasse credere che la soluzione sarebbe stata semplicemente non provare più niente. ma mi sono semplicemente bloccata lì, luglio 2010, a luce spenta.
e se uso il "tu" non è perchè non voglio fare nomi.
ma è perchè desidero che un giorno,quando troverai questo blog e queste parole,le sentirai direttamente sulla tua pelle,come se leggessi una lettera d'amore di una sconosciuta.
ma forse la devo smettere,forse non dovrei dare tutta questa importanza ai sogni.
"Posso mettermi dal tuo lato?"
"Sarai un pò triste e solo…"
"Il tuo lato è sempre stato un pò triste e solo.
"Sarai un pò triste e solo…"
"Il tuo lato è sempre stato un pò triste e solo.
Ma non mi metterei da nessun’altra parte."
mercoledì 2 maggio 2012
the skinnier
"la mia personalità è tutta in un tubetto di tintura"
purtroppo no. il tubetto di tintura ormai è la personalità di qualsiasi ragazza mezza-alternativa che è insoddisfatta del proprio aspetto.
la mia personalità è tutta nella mia magrezza.
sono troppo magra. così magra che se ne vedono poche in giro e faccio quasi 'impressione'
oooh, allora continuatevi ad impressionare perchè ho deciso che non ingrasserò mai.
se lo facessi, non sarei più nessuno.
ps. si, sono davvero fortunata a essere così magra nonostante mangi regolarmente.
però voi questa fortuna non ce l'avete, quindi invece di blaterale mettetevi a dieta.
oppure, potreste sempre abusare dell'arte della fellatio per tenere la bocca occupata.
purtroppo no. il tubetto di tintura ormai è la personalità di qualsiasi ragazza mezza-alternativa che è insoddisfatta del proprio aspetto.
la mia personalità è tutta nella mia magrezza.
sono troppo magra. così magra che se ne vedono poche in giro e faccio quasi 'impressione'
oooh, allora continuatevi ad impressionare perchè ho deciso che non ingrasserò mai.
se lo facessi, non sarei più nessuno.
ps. si, sono davvero fortunata a essere così magra nonostante mangi regolarmente.
però voi questa fortuna non ce l'avete, quindi invece di blaterale mettetevi a dieta.
oppure, potreste sempre abusare dell'arte della fellatio per tenere la bocca occupata.
martedì 1 maggio 2012
the dreameR
E' come se fosse un conto alla
rovescia. Con il cuore che continua a battere per inerzia, sto aspettando che
il cronometro segni zero per dire: "Ecco. Chi non è mai esistito cesserà
di esistere per davvero".Ho pensato di prendere una busta e avvolgerla
intorno alla testa per respirare così l'aria che mi resta. Ma in tutto
questo tempo solo gesti convulsi. 170 pillole inghiottite tutte in una volta,
senza nemmeno aver bisogno dell'acqua per addolcire un po' il tutto. Solo
fretta.fretta.fretta.fretta. Quel senso di fretta che prepotentemente incombe
quando l'autobus è in partenza. Fretta. Di volersene andare e non aspettare la
prossima fermata. Quella fretta che non lascia riflettere ma lascia solo agire.
E poi io che vedo me stessa seduta sulla poltrona, con la sigaretta accesa. In
quel momento, una serenità incredibile. Quella che cerco da sempre. Ma che è
finita in un attimo: le pillole non erano abbastanza.
Al mio funerale non ci saranno lacrime 'rosa', lacrime d'amore.
Lacrime che urlano "senza di te, non saprò come fare". Ci saranno
solo lacrime di compassione e di pena. E per fortuna il funerale è il mio,
altrimenti mi vergognerei a partecipare al festival dell'ipocrisia.
Ho smesso di fare del bene, perchè mi sono resa conto che gli uomini sono come degli asini con dei paraocchi: gli sfuggono le cose buone ma sono senz'altro bravi a cogliere anche il minimo errore.
Ma la morte dona un'aura bellissima. Il cadavere che viene mangiato dai vermi viene ripulito da qualsiasi sbaglio, qualsiasi crimine, qualsiasi negatività: tutto diventa limpido. Nessuno potrà più giudicare o volere male perchè sarà peccato e io sarò perfetta.
Quando avrò il coraggio di farlo, al mondo non mancherò certo.
Ho smesso di fare del bene, perchè mi sono resa conto che gli uomini sono come degli asini con dei paraocchi: gli sfuggono le cose buone ma sono senz'altro bravi a cogliere anche il minimo errore.
Ma la morte dona un'aura bellissima. Il cadavere che viene mangiato dai vermi viene ripulito da qualsiasi sbaglio, qualsiasi crimine, qualsiasi negatività: tutto diventa limpido. Nessuno potrà più giudicare o volere male perchè sarà peccato e io sarò perfetta.
Quando avrò il coraggio di farlo, al mondo non mancherò certo.
Ora, vi chiedo solo un'ultima cosa: rivolgetemi un applauso.
Quell'applauso che non mi avete mai rivolto.
Quell'applauso che non mi avete mai rivolto.
the calling
La Speranza è il sentimento più desolante che esista.
Non è per i sognatori che con la loro fantasia vanno oltre ciò che gli altri riescono a vedere.
Non è per gli innamorati che cercano la loro anima gemella.
Non è per chi odia la vita e si impegna affinchè le cose migliorino.
La Speranza è per i perdenti.
Per quelli che sono stati buttati giù così tante volte che non riescono a tenere più il conto. E' per chi ha già provato ma non ha funzionato. E' per chi non sa più a cosa appigliarsi per andare avanti. E' per chi ha commesso degli errori che non sono mai stati dimenticati. E' per chi sente storie di una vita migliore che non riesce mai a vedere coi propri occhi.
E' per chi non ha forza, non ha volontà, non ha supporto, non ha mezzi.
E' per chi non ha più nessuna possibilità.
E' per chi non può far altro che Sperare... perchè di meglio non c'è.
No names.
No dialogue.
No compromises.
No exit.
Non è per i sognatori che con la loro fantasia vanno oltre ciò che gli altri riescono a vedere.
Non è per gli innamorati che cercano la loro anima gemella.
Non è per chi odia la vita e si impegna affinchè le cose migliorino.
La Speranza è per i perdenti.
Per quelli che sono stati buttati giù così tante volte che non riescono a tenere più il conto. E' per chi ha già provato ma non ha funzionato. E' per chi non sa più a cosa appigliarsi per andare avanti. E' per chi ha commesso degli errori che non sono mai stati dimenticati. E' per chi sente storie di una vita migliore che non riesce mai a vedere coi propri occhi.
E' per chi non ha forza, non ha volontà, non ha supporto, non ha mezzi.
E' per chi non ha più nessuna possibilità.
E' per chi non può far altro che Sperare... perchè di meglio non c'è.
No names.
No dialogue.
No compromises.
No exit.
domenica 29 aprile 2012
giovedì 12 aprile 2012
the loveR
Ho capito quanto fosse vuota la mia casa la prima volta che hai varcato la soglia per andartene.
Da quella volta, il mio piccolo appartamento, di poco più 100mq, mi sembra una grande villa del '700, con le infinite stanze da ballo senza un mobile, senza luce... solo con lampadari effimeri che probabilmente illuminavano poco o niente. La mia cucina, somiglia all'enorme sala da pranzo del Re, con il tavolo lungo metri, che fa sentire distanti km le persone che si siedono a capotavola. Che per parlare, hanno bisogno di urlare, perchè il vuoto che riempie la stanza sopprime le parole. La mia casa è così grande che non riesco nemmeno a riconoscere le stanze o le vie d'uscita. Ogni giorno ne trovo una, ma poi la perdo di vista di nuovo. I soffitti sono così alti da far venire le vertigini e se mi metto sdraiata per terra a guardare gli affreschi, sono troppo lontani per poterne cogliere l'essenza. E poi il pavimento di marmo è freddo, freddissimo. Non serve a niente riscaldare gli ambienti; sono troppo grandi e il calore si disperde sempre, in quelle piccole fessure delle finestre vanitose, che si sentono importanti per la loro grande imponenza. Che ti guardano con l'aria cattiva e maliziosa di chi ti invita ad allontanarti, più che avvicinarti. E la luce che emanano è sempre fioca. Quei vetri sono in grado di filtrare la maggior parte dei raggi solari.
Per non parlare dei colori: distese di bianco e beige, orribili. E i quadri che dovrebbero ravvivare l’ambiente, sono tutti ritratti di grandi lord che mettono i brividi. E poi sono tutti da restaurare ancora, ma non ci sono abbastanza soldi per farlo…
Il giardino, infine, è una vasta distesa di erba non curata, senza nessun albero o aiuola. L’unico fiore che c’era l’hai calpestato tu andandotene via.
Gli inverni sono insopportabili e le estati, anche se ci sono 40 gradi fuori, sono comunque fredde: non smetto mai di indossare sciarpe, cappelli e calzini… il calore proprio non lo sento.
Il vuoto di queste stanze è incolmabile: anche se invito tante persone, dai larghi vestiti da ballo, mi sembra di passare fra i fantasmi e sento la nostalgia che mi preme addosso. La nostalgia per il sole, i campi di fiori, i sorrisi, il vino, i colori e i semplici e banali baci sotto la pioggia estiva.
Poi però succede qualcosa di dolce, quando dalle grandi finestre ti vedo arrivare a casa.
Nonostante i tuoi pochi kg, i tuoi modi di fare soavi, gli abiti scuri e categoricamente aderenti, sei in grado di riempire questa sublime casa reale di colori. Dal momento in cui entri, si trasforma nell’appartamento più grazioso e confortevole che abbia mai visto. E la temperatura è sempre mite, come quella di metà primavera che fa venir voglia di vivere un altro po’. Stare seduti a tavola, sul divano, per terra: è uguale, perché se ci sei tu allora è tutto più interessante, più vivibile.
Il vuoto che infesta tutti gli ambienti, sei in grado di colmarli.. e nessun altra persona è mai riuscita come te. Le tue piccole ossa si fanno sentire in tutta la casa, occupano ogni spazio libero senza soffocare mai.
Possiamo anche solo guardarci o non farlo affatto. Possiamo restare in silenzio uno di fronte all’altro o essere di spalle. Posso sentire il tuo odore, la tua risata, le tue parole non dedicate a me mentre ci troviamo ai lati opposti della stanza o dell'appartamento, ma non importa: il tuo calore e la tua grandezza si sentono sempre, anche se non riusciamo ad incontrarci, seppur nella stessa casa.
Potrei vivere nel posto più asettico e grande che esista, ma con la tua presenza, tutto prenderebbe un'altra forma. E non avrei più bisogno di circondarmi di stupidi oggetti, abiti o colori per sentirmi più a mio agio.
Non voglio ossessionarti o farti richieste difficili, ma che ne pensi di venire a vivere da me? Giusto un po' di tempo, giusto prima di andartene di nuovo via...
E nel contratto non lo scrivo, ma se ogni tanto vuoi abbracciarmi, per me andrebbe benissimo.
Da quella volta, il mio piccolo appartamento, di poco più 100mq, mi sembra una grande villa del '700, con le infinite stanze da ballo senza un mobile, senza luce... solo con lampadari effimeri che probabilmente illuminavano poco o niente. La mia cucina, somiglia all'enorme sala da pranzo del Re, con il tavolo lungo metri, che fa sentire distanti km le persone che si siedono a capotavola. Che per parlare, hanno bisogno di urlare, perchè il vuoto che riempie la stanza sopprime le parole. La mia casa è così grande che non riesco nemmeno a riconoscere le stanze o le vie d'uscita. Ogni giorno ne trovo una, ma poi la perdo di vista di nuovo. I soffitti sono così alti da far venire le vertigini e se mi metto sdraiata per terra a guardare gli affreschi, sono troppo lontani per poterne cogliere l'essenza. E poi il pavimento di marmo è freddo, freddissimo. Non serve a niente riscaldare gli ambienti; sono troppo grandi e il calore si disperde sempre, in quelle piccole fessure delle finestre vanitose, che si sentono importanti per la loro grande imponenza. Che ti guardano con l'aria cattiva e maliziosa di chi ti invita ad allontanarti, più che avvicinarti. E la luce che emanano è sempre fioca. Quei vetri sono in grado di filtrare la maggior parte dei raggi solari.
Per non parlare dei colori: distese di bianco e beige, orribili. E i quadri che dovrebbero ravvivare l’ambiente, sono tutti ritratti di grandi lord che mettono i brividi. E poi sono tutti da restaurare ancora, ma non ci sono abbastanza soldi per farlo…
Il giardino, infine, è una vasta distesa di erba non curata, senza nessun albero o aiuola. L’unico fiore che c’era l’hai calpestato tu andandotene via.
Gli inverni sono insopportabili e le estati, anche se ci sono 40 gradi fuori, sono comunque fredde: non smetto mai di indossare sciarpe, cappelli e calzini… il calore proprio non lo sento.
Il vuoto di queste stanze è incolmabile: anche se invito tante persone, dai larghi vestiti da ballo, mi sembra di passare fra i fantasmi e sento la nostalgia che mi preme addosso. La nostalgia per il sole, i campi di fiori, i sorrisi, il vino, i colori e i semplici e banali baci sotto la pioggia estiva.
Poi però succede qualcosa di dolce, quando dalle grandi finestre ti vedo arrivare a casa.
Nonostante i tuoi pochi kg, i tuoi modi di fare soavi, gli abiti scuri e categoricamente aderenti, sei in grado di riempire questa sublime casa reale di colori. Dal momento in cui entri, si trasforma nell’appartamento più grazioso e confortevole che abbia mai visto. E la temperatura è sempre mite, come quella di metà primavera che fa venir voglia di vivere un altro po’. Stare seduti a tavola, sul divano, per terra: è uguale, perché se ci sei tu allora è tutto più interessante, più vivibile.
Il vuoto che infesta tutti gli ambienti, sei in grado di colmarli.. e nessun altra persona è mai riuscita come te. Le tue piccole ossa si fanno sentire in tutta la casa, occupano ogni spazio libero senza soffocare mai.
Possiamo anche solo guardarci o non farlo affatto. Possiamo restare in silenzio uno di fronte all’altro o essere di spalle. Posso sentire il tuo odore, la tua risata, le tue parole non dedicate a me mentre ci troviamo ai lati opposti della stanza o dell'appartamento, ma non importa: il tuo calore e la tua grandezza si sentono sempre, anche se non riusciamo ad incontrarci, seppur nella stessa casa.
Potrei vivere nel posto più asettico e grande che esista, ma con la tua presenza, tutto prenderebbe un'altra forma. E non avrei più bisogno di circondarmi di stupidi oggetti, abiti o colori per sentirmi più a mio agio.
Non voglio ossessionarti o farti richieste difficili, ma che ne pensi di venire a vivere da me? Giusto un po' di tempo, giusto prima di andartene di nuovo via...
E nel contratto non lo scrivo, ma se ogni tanto vuoi abbracciarmi, per me andrebbe benissimo.
venerdì 2 marzo 2012
the dreamers
[ 1:00 am. E' buio. Solo una finestra sprovvista di tenda, un po' bassa, al centro della stanza, la illumina, lasciandosi attraversare dalla fioca luce della luna coperta dalle nuvole e le luci della città. Tutto tace; il silenzio più totale regna nella camera. E poi viene infranto nel modo più agghiacciante possibile]:
- Lo sai che io e te ci ameremo e odieremo da oggi in poi, per tutta la vita?
[ silenzio 00:00:12 ]
- Perchè?
[ colui che risponde ha una voce evidentemente smorzata. Ha il groppo in gola. ]
[ sorriso intrinseco di tenerezza 00:00:04 ]
- Perchè questo è uno dei giorni più importanti della nostra vita, lo sai, vero? E... [ pausa riflessiva 00:00:05] ci ameremo perchè, da oggi, avremo costantemente bisogno l'uno dell'altra. Condivideremo ogni singola cosa, diventeremo dipendenti, non riusciremo a farne a meno di stare insieme. Ma allo stesso tempo ci odieremo proprio per questo. Tutto ciò, ci farà stare male, al punto di odiarci.
[ silenzio 00:00:25 ]
- Non ci avevo pensato. Ma credo che mi stia bene così.
[ sorrisi simultanei 00:00:02 ]
- Anche a me sta bene, ne sono felice. Si prospetta un grande rapporto e... [ deglutimento ] anche se mi mette a disagio dirtelo, sei importante per me. Rappresenti la mia svolta. [ pausa riflessiva 00:00:04 ] Anche se per me sei quasi uno sconosciuto, perchè ammettiamolo, è così, mi fa piacere essere qui con te e credo che tu sia la persona migliore per questo. Non lo dico tanto per, lo penso davvero. Mi fa davvero piacere averti qui con me, perchè sei tu... [ deglutimento misto a sorriso ] perchè in fondo, sono affezionata a te. Sono davvero felice. Sul serio.
[ silenzio e sorrisi 00:00:06 ]
- Anche io sono felice e in fondo, come hai detto tu, credo anche io di essere affezionato. E spero che andrà tutto bene, mal che vada, affogheremo i dispiaceri nell'alcool. [ tono scherzoso e risatina ]
- Si, così potremo dimenticare tutto. [ risatina ]
- Non ci riesco a pensare. [ tono divertito ]
- Nemmeno io. [ sorriso 00:00:02]
[ silenzio 00:00:47 ]
- Ora io mi metto a dormire. Domani non vorrei svegliarmi tardi.
- Nemmeno io.
- Ok, allora goodnight.
- Night [ sorriso 7:32:15 ]
- Lo sai che io e te ci ameremo e odieremo da oggi in poi, per tutta la vita?
[ silenzio 00:00:12 ]
- Perchè?
[ colui che risponde ha una voce evidentemente smorzata. Ha il groppo in gola. ]
[ sorriso intrinseco di tenerezza 00:00:04 ]
- Perchè questo è uno dei giorni più importanti della nostra vita, lo sai, vero? E... [ pausa riflessiva 00:00:05] ci ameremo perchè, da oggi, avremo costantemente bisogno l'uno dell'altra. Condivideremo ogni singola cosa, diventeremo dipendenti, non riusciremo a farne a meno di stare insieme. Ma allo stesso tempo ci odieremo proprio per questo. Tutto ciò, ci farà stare male, al punto di odiarci.
[ silenzio 00:00:25 ]
- Non ci avevo pensato. Ma credo che mi stia bene così.
[ sorrisi simultanei 00:00:02 ]
- Anche a me sta bene, ne sono felice. Si prospetta un grande rapporto e... [ deglutimento ] anche se mi mette a disagio dirtelo, sei importante per me. Rappresenti la mia svolta. [ pausa riflessiva 00:00:04 ] Anche se per me sei quasi uno sconosciuto, perchè ammettiamolo, è così, mi fa piacere essere qui con te e credo che tu sia la persona migliore per questo. Non lo dico tanto per, lo penso davvero. Mi fa davvero piacere averti qui con me, perchè sei tu... [ deglutimento misto a sorriso ] perchè in fondo, sono affezionata a te. Sono davvero felice. Sul serio.
[ silenzio e sorrisi 00:00:06 ]
- Anche io sono felice e in fondo, come hai detto tu, credo anche io di essere affezionato. E spero che andrà tutto bene, mal che vada, affogheremo i dispiaceri nell'alcool. [ tono scherzoso e risatina ]
- Si, così potremo dimenticare tutto. [ risatina ]
- Non ci riesco a pensare. [ tono divertito ]
- Nemmeno io. [ sorriso 00:00:02]
[ silenzio 00:00:47 ]
- Ora io mi metto a dormire. Domani non vorrei svegliarmi tardi.
- Nemmeno io.
- Ok, allora goodnight.
- Night [ sorriso 7:32:15 ]
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